Ancora tagli nella Sanità: vietato ammalarsi seriamente!

La “spending review” colpisce ancora… e ancora una volta, colpisce in un settore nevralgico e delicato del nostro Paese: la Sanità.

Sono convinto anche io che in questo settore ci siano notevoli sprechi e che sia necessario un riordino e una serie di “tagli” da fare, solo che -come sempre, tecnici o politici che siano- si sta procedendo nel modo e sul “versante” sbagliato. La decisione di intervenire tagliando 26.708 posti letto su tutto il territorio nazionale rispetto ai dati del 2009 mi sembra ancora una volta un accanirsi contro le persone più inermi, le più deboli, le più bisognose -semmai- della vicinanza dello Stato.
Capisco i costi molto alti per mantenere un paziente in un Ospedale, ma togliendo posti letto non si fa altro che limitare l’accesso alle strutture nel caso di bisogno (e assistiamo molto spesso a servizi televisivi che dimostrano le lunghe attese in barella nei pronto soccorso) e la ridotta permanenza con inevitabile riduzione di attenzione alla fase diagnostica, oltre che alle terapie sotto diretto controllo medico.
Non sarebbe stato più opportuno intervenire sui costi dei farmaci molto spesso incongruenti con il loro costo di produzione, sui mega stipendi ai Menager, ai Direttori Sanitari, agli sprechi di esubero di personale nell’apparato burocratico della Sanità (e con relativo sotto organico infermieristico e medico)? Si, so bene che non si arriverebbe mai a risparmiare le cifre che si ottengono con la riduzione dei posti letto, ma il resto delle somme potrebbero essere tolte (e dico TOLTE) al comparto politico del Paese che ha creato e mantiene viva una “voragine” nei conti dello Stato!
A rendere ancora più penalizzante questa misura a mio avviso “scellerata”, c’è la situazione della gestione delle emergenze direttamente sul territorio, con i medici che lasciano troppo spesso un “buco” molto lungo tra il loro orario di lavoro e l’inizio delle “Guardie Mediche” che sono in numero eccessivamente ridotto in confronto alla popolazione da dover gestire.
Allora io dico: ma perché non si toccano prima altri comparti dello Stato, a partire dalle spese militari (non le Forse dell’Ordine che semmai sono da potenziare), dai costi della politica, dagli sprechi nella Pubblica Amministrazione -che solo in consulenze spende cifre da capogiro-, dalle spese di rappresentanza all’Estero di tante Regioni che hanno le proprie “Ambasciate” con conseguenti costi da capogiro, dalle auto blu, dagli stipendi dei funzionari e dirigenti che senza alcuna logica e alcun ritegno sono stati proiettati verso importi che superano di gran lunga lo stipendio del Presidente Obama?
Forse servirebbe che Governo e intero Parlamento facessero un “ritiro spirituale” di qualche mese in un’oasi a pane ed acqua per meglio comprendere che le cose non vanno come credono e che i problemi non si risolvono con i loro metodi…

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2 comments

  • Hello, guest
  • Ebbene si , Giancarlo anche in questo caso hai messo a nudo la scelleratezza dei nostri amati politici , in primis del nostro governatore che con i loro brillanti provvedimenti hanno sepolto uno dei principali diritti dell’ uomo : il diritto alla salute .Proprio cosi , ormai i pronto soccorso dei pochi ospedali rimasti in regione , sono dei campi di battaglia , barelle in corridoio , file interminabili , urla , sembra di essere davvero all’ inferno , e a farne le spese sono sempre le categorie più deboli , che oltre alla mala salute , devono fare i conti con la malasanità , è uno schifo e te lo dico con rabbia perchè ho vissuto la situazione in un recente passato , è una vergogna , nel 2012 assistere a un degrado simile ,purtroppo come hai detto prima è più importante mantenere i vari carrozzoni inutili , le auto blu , i vari privilegi della casta mentre la gente muore nelle corsie quasi nell’indifferenza . Se questa è l’italia , mi vergogno di essere italiano

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    Comincia il “balletto delle cifre” in riferimento ai posti letto che verranno tagliati. Appare un nuovo numero, 7.389 posti letto in meno in ospedale, notevolmente ridimensionato rispetto a quello che circolava in mattinata (ma sarà quello vero?) e che viene fuori dai calcoli dei posti in meno in ospedale tenendo conto, però, che molti altri posti vengono spostati nelle “lungo degenze” (numero che comunque sembra attestato a meno di 15-000). E “le Regioni che ad oggi presentano un numero di posti letto superiore a quello previsto dai nuovi standard dovranno provvedere alla riorganizzazione. Laddove, invece, il numero dei posti letto attuali fosse inferiore, le Regioni avranno la facoltà di aumentarli fino alla soglia indicata dal Regolamento”. Ma sono notizie che ancora subiranno certamente variazioni, visto il calo drastico nei numeri (che ci auguriamo sia reale, nonostante tutto) in meno di 12 ore. Personalmente resto sempre dell’avviso che -qualunque siano le cifre delle riduzioni dei posti- è un modo errato di gestire la sanità, soprattutto in considerazione del fatto che, purtroppo, le persone si ammalano e troppo spesso di malattie abbastanza gravi, sempre più in aumento.