E se davvero cambiasse tutto?

Cosa accadrebbe se di colpo -con una sola tornata elettorale- tutto venisse azzerato della vecchia classe politica e dirigente, e in Parlamento sedesse gente nuova, giovane, capace e onesta? Come reagirebbe il Popolo Italiano a parte la certa settimana di “baldoria” dovuta alla “cancellazione” del passato, del “vecchio”, più che dell’avvento del “nuovo”?
Dopo avere scritto la precedente Riflessione (quella sulla pirateria informatica come “forntore” ufficiale dei software) mi sono soffermato per un attimo ad immaginare (o meglio, a “sognare”) come potrebbe essere l’Italia all’indomani di un “voto” capace di modificare ogni cosa, di annullare i Partiti attuali e di cancellare definitivamente il potere avuto per decenni sempre dalle stesse persone. Ho voluto immaginarla con un Governo buono, responsabile, capace, onesto e soprattutto giusto. Ho voluto immaginare seduti fra gli scranni del Parlamento uno stuolo di giovani intelligenti, capaci e onesti per dare un volto nuovo al nostro Paese. E questa è la “fotografia” che si è presentata ai miei occhi.
Basta privilegi e mega stipendi per i Parlamentari, basta stipendi “regali” per dirigenti spesso incapaci e con mansioni che rasentano il ridicolo, oltre che con responsabilità per le quali non sono mai risultati “responsabili” quando gli è stato contestato qualcosa. Leggi semplici, comprensibili a chiunque, senza trucchi o inganni ai quali appellarsi in sedi di dibattimento giudiziario per poi assistere a processi interminabili e a sentenze clamorose. Una sanità attenta ai bisogni della gente, che non perde tempo in lunghe code agli sportelli dei ticket (aboliti) e in lunghe attese per le prestazioni sanitarie (massimo una settimana). Poi la Scuola, fatta in edifici nuovi e conformi alle Leggi, con personale qualificato e riqualificato, con supporti multimediali indispensabili e non finalizzati a favorire chi li fornisce, e con stipendi adeguati allo standard europeo per premiare la categoria che ha il compito di formare la società del futuro. Nella Pubblica Amministrazione un’applicazione costante e severa della trasparenza e della correttezza per perseguire solo e sempre il bene comune, senza mai fare favoritismi a chicchessia. Le Forze dell’Ordine dotate dei mezzi e degli uomini necessari per la sicurezza dei cittadini e del Paese, senza ostentare una “potenza di fuoco” degna dei migliori film di guerra.
Tutto perfetto, no? Direi proprio di si… se non fosse che mi è venuto in mente che probabilmente non siamo “pronti” per tanta precisione, tanta onestà, tanta legalità… e inevitabilmente il mio “sogno” si è sporcato delle angherie dei soliti “furbetti” di turno, dei soliti “volta faccia” che troppo spesso i politici hanno avuto nei confronti degli elettori, delle solite “manie” di grandezza dei Generali, della solita “arroganza” di taluni dirigenti nei pubblici uffici, della solita “incompetenza” e/o “sete di soldi” di molti medici che non hanno “vinto” il concorso, ma che gli è stato “fatto vincere” (se non hanno avuto incarico diretto) dagli “amici” che ne avevano il potere.
Triste… si, molto triste che nemmeno in un “sogno” si possa riuscire a vedere le cose andare bene, come si vorrebbe… Ma probabilmente davvero non siamo ancora pronti per un reale e radicale “cambiamento”…

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4 comments

  • Hello, guest
  • (((I sogni sono sogni, la vita sarebbe piatta e inutile senza essi, ringraziando il cielo quelli non c’è li toglie nessuno))). Ho sempre sostenuto di dare spazio ai giovani. Se li mettiamo a confronto di un adulto di oggi dimostrano una maturità alquanto lodevole. Ribaltare il concetto politica non è affatto facile: finchè al potere resteranno le teste “super ego”, non vedremo mai un giovane riscattare con dignità il suo FUTURO.

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      I timori verso un futuro così incerto e le certezze della sfacciataggine della politica non consentono di fare un “sogno” senza che si trasformi in un incubo…

  • Giancarlo , nessuno, dico nessuno ci può rubare i sogni e il sogno che hai raccontato tu , chissà potrebbe essere una profezia se mai esiste un tempo per cui questo possa accadere , penso proprio che sia adesso . i tempi sono maturi , possiamo fare la nostra campagna elettorale ai senza nome , la campagna elettorale agli ideali che ci distinguono alla sete di giustizia e “giustezza ” , lo so è un termine coniato , prendiamoci la libertà poetica . Il problema poi al limite sarebbe ,se chi sostituisce chi, abbia la competenza , ma di questo ci dovremo fidare , io penso che la classe emergente può davvero cambiare le cose , e comunque peggio di cosi non si può andare quindi perchè non crederci proviamo a dare spazio alle nuove leve , purchè leviamo via la spazzatura attuale mi astengo dal fare i nomi perchè è ora di cena e qualcuno potrebbe avere lo stomaco delicato , penso però che ci vorrebbe un documento che mandi a casa i nostri utopici rappresentanti cosi giusto nel caso in cui ” s’avissinu da guastari puru iddrii “.