Senza stipendio da sei mesi…

Senza stipendio da sei mesiOggi sono stato avvicinato da due miei amici e concittadini, persone perbene, che lamentavano di non percepire lo stipendio dal mese di Maggio e che le promesse che gli erano state fatte dall’Ente erogatore e dalla Cooperativa per cui lavorano, non erano state mantenute. Mi chiedevano di partecipare ad un incontro, domani, per poi scrivere un articolo da pubblicare sul Blog e su Facebook.
Non è il mio mestiere quello di scrivere la cronaca di una vertenza così come può e sa fare un corrispondente serio ed obiettivo, né tantomeno ho un simile ruolo nella società, perciò ho dovuto declinare l’invito, nonostante abbia potuto capire ed apprezzare che sono miei lettori, come tanti altri che magari neppure conosco e che incontro tutti i giorni. Ma nonostante tutto, due parole voglio dirle egualmente, pur non entrando nello specifico della vertenza.
Non mi stupisce che anche su questo “fronte” ci siano dei ritardi nei pagamenti che ancora una volta “pesano” sulla pelle di chi ha prestato il suo servizio, ha lavorato, e deve elemosinare quello che gli spetta; ancora una volta -a quanto sembra- siamo di fronte a promesse non mantenute a fronte di impegni che vanno ben lungi dalle promesse stesse.
Si, le difficoltà di bilancio, i tagli… tutto concorre a creare disagi poi nei servizi e nei pagamenti, ma che ci sia la tendenza a dire di si a qualsiasi cosa (tanto, poi per pagare si vede), questo è abbastanza assodato, soprattutto in alcuni settori. E se non si è nelle condizioni di pretendere il “pagamento alla mano” -se non addirittura anticipato- allora comincia il “calvario” del continuo andare a “bussare” ed il relativo ascoltare scuse e false promesse che non tengono mai conto dell’impegno preso per iscritto (che poi, per quel che mi riguarda, anche l’impegno preso con la semplice stretta di mano ha valore esattamente come le carte scritte!) e che vengono puntualmente disattese. E nel frattempo le bollette vanno indietro impagate, la spesa viene fatta a credito o con soldi presi in prestito da qualche anima buona (nel migliore dei casi), le cure mediche vengono sospese o ridotte se non si trova un farmacista disposto a fare credito, eccetera.
Si, decisamente non è un fatto nuovo questo dei dipendenti di Aziende che hanno a che fare con gli Enti Pubblici: spesso sono gli Enti, alcune volte proprio le Aziende, ma la verità è che a farne le spese sono sempre i dipendenti che confidano in “quell’entrata” per poter “tirare avanti”. Da Maggio ad Ottobre già concluso (ma anche Novembre sta per finire) ci sono sei mesi: come si fa a pensare che una famiglia possa essere privata del sostentamento per tutto questo tempo? Come si può non pensare in anticipo a come fare perché queste situazioni non si verifichino? Di certo, a tutti gli autisti degli scuolabus e a tutti coloro che vantano crediti va la mia solidarietà indiscussa, per quel che può servire…

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