Una vita rubata, una vita spezzata.

Una vita spezzata

Una vita rubata, una vita spezzata.

Cerulei gli occhi,
argentata la chioma,
di velluto la pelle
coperta appena da cenci,
lussuosi e griffati,
macchiati di sangue.
Ballavi e ridevi, prima.
Movenze sinuose, piccanti.
Richiamo di sensi
in quell’odore di fumo
e profumi Chanel,
richiami antichi,
ma mai invecchiati.
Un sorriso costante
sfoggiavi sul volto,
bello, intrigante,
ma a nessuno rivolto,
se non alla vita
che, teneramente,
abbracciavi stupita.
Tutto di te
oggi paga un tributo
ad un mostro silente
che prima ammirava
con finta eleganza,
e ora è sporco di sangue,
come bestia assetata.
E di te si dirà:
una vita rubata,
una vita spezzata…

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