Si è perso il senso della misura.

Si è perso il senso della misura
E’ incredibile: in meno di una settimana di Festival e con un periodo di preparazione che -se proprio vogliamo esagerare- necessita di un’altra settimana… (ma no, esageriamo di più!) o di un altro mese, si arrivano a pagare 300.000 euro per le performances di Luciana Litizzetto.
Continuiamo a dare l’immagine del “guadagno facile” anche in questo lungo periodo di crisi (che peggiora di giorno in giorno) in cui ci sono persone che sono costrette a rovistare nei cassonetti della spazzatura per poter arrivare a fine mese. E non parlo di chi ha scelto (o è stato costretto) di fare la vita da barbone, ma di pensionati, gente che fino a qualche anno fa viveva dignitosamente riuscendo persino a mettere da parte qualcosa e a fare i regalini ai nipoti.
Come si fa a spiegare una cosa del genere a tutte le famiglie di quegli imprenditori che per una cifra simile richiesta (con minacce) da Equitalia, si sono tolti la vita? Come si fa a spiegarlo a tutti quei giovani laureati con lode e con qualità incredibili che sono costretti a riporre la laurea in un cassetto e svolgere attività alternative da cameriere, da barman o da operaio, perché non ci sono aziende disposte ad assumerli? Come si fa a spiegarlo a tutte quelle persone malate di cancro o di altre patologie gravi per le quali non sono ancora state trovate cure adeguate solo perché la ricerca viene mortificata ogni giorno con tagli continui alle risorse? Come si fa a spiegarlo a chi il terremoto ha distrutto la casa e a cui lo Stato continua a mandare il bollettino del Canone Rai?
Abbiamo davvero perso il senso della misura, non ci sono più dubbi! Questa cifra la percepisce in un anno Barack Obama, il Presidente degli Stati Uniti d’America, forse questo “parametro” non è molto chiaro né a chi queste cifre le offre per avere una serie di battute impastate di parolacce, né a chi di questa professione ne ha fatto una gallina dalle uova d’oro.
Non ho niente contro la Litizzetto o tanti altri che fanno il suo mestiere, o contro Fazio (altra cifra spropositata) e quanti fanno il suo mestiere, ma non posso non notare come questo tipo di esagerazioni abbiano provocato e provocano un continuo decadimento culturale e morale di una società sempre più alla deriva e senza punti di riferimento.
Occorre metterci un freno per far si che la forbice tra chi è ricco a dismisura e chi è povero oltre ogni limite possibile ed immaginabile, si allarghi ulteriormente rischiando di generare un “fortino” con dentro arroccati i nuovi “imperatori” e un’immensa distesa di gente che va al suo assalto per poter continuare a sopravvivere. Questa grande ingiustizia sociale non potrà durare a lungo senza che qualcuno, prima o poi, se ne accorga e decida di intraprendere una crociata non più fatta di sole parole per “azzerare” tutto e ricominciare daccapo.  Meditiamo, perché stiamo camminando su un terreno minato che giorno dopo giorno, anziché essere bonificato, viene arricchito di nuove mine innescate e pronte ad esplodere.