Altro che “tracciabilità”!

La “tracciabilità” del denaro, dei pagamenti, è obbligatoria per poter verificare eventuali illeciti, transazioni in “nero”, eccetera.
Benissimo. Prendiamo per “buona” questa motivazione di premessa per una norma che è diventata obbligatoria praticamente per chiunque, e andiamo a verificare un piccolo particolare.
Un pensionato che percepisce un emolumento di 1.200,00 euro al mese (così parliamo direttamente di chi quella soglia dei 999,00 euro l’ha superata in partenza) è obbligato a farsi accreditare la somma su un conto corrente bancario o postale che prima non aveva (chissà perché le banche non consentono l’accredito sul famoso “libretto di risparmio”, anche se nominativo…) e che oggi ha dovuto aprire obbligatoriamente (ma è costituzionale questo “obbligo” che comporta una spesa in più?).
Facciamo un passo indietro e ragioniamo: l’INPS (o altro Ente) erogava la pensione (prima “traccia”) e il beneficiario la riscuoteva attraverso lo sportello bancario o postale firmando una regolare ricevuta (seconda “traccia”); prima della presentazione della dichiarazione dei redditi, lo stesso Ente erogatore inviava al pensionato il modello RED sul quale era scritto l’esatto importo erogato in suo favore nel precedente anno (terza “traccia”). Domanda: cos’altro deve essere “tracciato” del percorso di questi soldi che l’INPS eroga al pensionato per capire che ha avuto 1.200,00 euro al mese? Cosa cambia -per intenderci meglio- se a questo si aggiunge un’ulteriore “traccia” sull’estratto conto trimestrale di una banca (a parte il fatto che la banca ci guadagna, voglio dire)?
Il “rigor Montis” circa questa famosa “tracciabilità”, che ha persino spinto molte banche a “negare” -in una prima battuta di voluta incomprensione della Legge- di prelevare contante dal proprio conto oltre i 999,00 euro per non incorrere nelle segnalazioni all’antiriciclaggio, ha prodotto solo ed esclusivamente un ulteriore aggravio di spesa per una marea di persone (anziane soprattutto) che già vivono i loro disagi e la loro povertà, e -di contro- un ulteriore arricchimento delle banche che -avendo smesso di concedere mutui- avevano auspicato un tale provvedimento.
E’ facile “pensare” a provvedimenti simili quando si percepiscono stipendi e pensioni che  superano di gran lunga persino l’immaginazione delle persone comuni! E’ facile perché tenersi “in tasca” un “malloppo” da diecimila euro o più diventa persino scomodo e per questo si preferisce prelevare di volta in volta o pagare con il Bancomat, strumento certamente non “estraneo” a chi ragiona con queste “cifre”.
Mi piacerebbe poter vedere anche lui e quelli come lui in fila davanti alla banca, nei primi giorni del mese, a contendersi un numerino già alle sei del mattino per potersi andare a prendere quelle misere 500,00 euro con le quali molto spesso le persone non arrivano neppure al venti del mese (e poi devono decidere se comprare le medicine o la frutta)…
Altro che “tracciabilità”!

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2 comments

  • Hello, guest
  • Caro Giancarlo questa purtroppo è l’ennesima furbata del nostro caro monti ( la minuscola è voluta ) che altro non fa anche in questo caso , che gli interessi delle banche ,non considerando tra le altre cose , che ci sono persone anziane , che si trovano in notevole disagio con le misere 500euro dopo una vita di lavoro e si dovrebbero vergognare di speculare gli spiccioli delle operazioni . Comunque abbiamo già visto che questo governo non ha dignità . tra le altre cose cosa non trascurabile anche il disagio psicologico del povero vecchietto abituato a ritirare la pensione e ora si trova a combattere ” cu carti e carticeddri ” . Va be lo hai gia scritto prima loro il problema non l’hanno quindi ! poi la tracciabilità boh , io sarò pure ignorante , ma servono le banche per dire allo stato quanti soldi lo stato stesso mi sta dando ?