Il “suicidio” è uno dei mali del secolo.

Eppure il suo ultimo giorno...Eppure il suo ultimo giorno di vita sembrava essere scorso senza lasciare presagire niente del genere…
Mi domando come sia possibile che un giornalista si ponga domande di questo genere di fronte ad un suicidio, quasi come se ne fosse sorpreso.
Quanti suicidi dovranno ancora avvenire perché si possa comprendere che non esistono “segnali” di pericolo come quelli che incrociamo lungo le strade ad avvisarci che una persona possa trovarsi sull’orlo del baratro e commettere gesti estremi?
Sempre più spesso l’uomo urla il suo disagio, il suo dolore, con innocui silenzi conditi da sorrisi e allegra spensieratezza. Troppo spesso quelle urla arrivano a destinazione quando la voce ha definitivamente azzerato i suoi decibel. Quasi sempre la corazza indossata dall’umanità ne ha coperto ogni angolo del corpo rendendola cieca e sorda, oltre che arida e cinica.
Il dispiacere del “poi“, le recriminazioni, i sensi di colpa (talvolta molto “dubbi”) non hanno alcun peso, nessuna importanza poiché non servono a riportare in vita colui al quale quelle attenzioni servivano prima. Il periodo storico che stiamo vivendo fornisce alla debolezza dell’uomo ulteriori motivazioni per cedere alla disperazione.
Le istituzioni in primis, seguite da creditori, amici e parenti troppo spesso “sordi” o impotenti o, ancor peggio, volutamente “distratti“, non fanno altro che aumentare l’isolamento psicologico, oltre che fisico, dell’individuo in difficoltà. Poi ci si ritrova a piangere dinanzi ad una salma, pronti a commentare il gesto, a snocciolare motivazioni frutto dei tanti “si dice” e a tentare di giustificare noi stessi per non sentirci addosso alcun tipo di responsabilità.
Se non aiuto concreto per evitare gesti così disperati, sappiamo almeno portare rispetto a chi questo gesto lo ha compiuto. Rispetto per una persona vinta dalla sua debolezza, dalla debolezza dell’amore che lo circondava, dalla debolezza di un sistema che privilegia “pochi eletti” a spese di tutti gli altri.
(martedì 8 maggio 2012 alle ore 9.39)

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