I “disastri” sono degli altri, ma la “colpa”… è di Grillo!

A quanto pare, agenzie di rating e qualche prima pagina di giornali paventano il declino dell’Italia mostrando la vittoria del Movimento Cinque Stelle -primo partito- come la causa del caos, dell’ingovernabilità, della nuova ascesa dello spread, della speculazione, della fine dell’Euro, del declino dell’Europa… e tra poco Grillo sarà il colpevole e il responsabile della fine dei rotoli di carta igienica nelle scuole o delle lunghe liste di attesa per la diagnostica negli ospedali. Ma siamo seri!
E’ mai possibile che si possano addossare tutte queste colpe ad un Movimento che fa il suo ingresso in Parlamento (e ancora non ne ha nemmeno materialmente varcato la soglia) e ci si dimentica di colpo che siamo in questo stato di cose per colpa di chi quel palazzo lo ha abitato da sessant’anni? Un mercato serio -e alludo a quello dell’alta finanza-, giornali seri e capi di governo seri, dovrebbero esultare nel vedere un rinnovamento della politica, un ringiovanimento, una voglia di lavorare per ripulire il marcio che c’è, per eliminare gli sprechi e i privilegi, per rendere funzionale la macchina dello Stato, per dare trasparenza alla cosa pubblica e per riacquistare una sovranità che abbiamo perso non perché siamo diventati Europa, ma perché ci siamo dovuti (o voluti) inchinare ad un’Europa di proprietà tedesco-francese che nulla ha a che vedere con l’idea per la quale avrebbe avuto senso un’unione forte di tutti i Paesi membri.
Perché, quando si va a comprare il latte si sceglie un negozio nel quale si è sicuri di trovare un prodotto di qualità, piuttosto che il prezzo bassissimo a discapito di quest’ultima? E’ evidente che per la nostra salute evitiamo di incappare in prodotti deteriorati o contaminati in partenza, soprattutto se quel prodotto lo dobbiamo dare ai nostri figli per i quali desideriamo il meglio. Allora cosa c’è di tanto diverso nella gestione di un Paese che determina giorno per giorno la nostra vita e che deve programmare ed investire per la vita dei nostri figli domani? Perché siamo disposti ad accettare mare di compromessi, ad avallare decisioni che in fondo non condividiamo o a consentire che chiunque ci sia andato abbia potuto gestire il patrimonio pubblico come se fosse sua proprietà privata, facendosi le leggi a suo uso e consumo e mettendo al sicuro se stesso e la sua famiglia per intere generazioni, oltre che gli amici, i compari e via discorrendo? Perché mai, quando si presenta l’occasione di ragionare secondo logiche diverse che tutti abbiamo sempre sbandierato nei momenti in cui ci siamo sentiti toccati dal malgoverno, abbiamo paura di fare spazio al “nuovo” e ci accontentiamo di continuare a subire l’inganno di chi, dopo aver prodotto il guaio, vuole farci credere di saperlo risolvere?
Lo spread sale perché Grillo entra in Parlamento e non è disposto agli inciuci, ma solo a votare le cose serie e fatte bene? No, lo spread sale perché il mercato consente agli speculatori di approfittare impunemente di ogni situazione, perché non ha avuto il coraggio di darsi regole ferree che permettessero di eliminare dal mercato gente senza scrupoli che ha l’unico scopo di arricchirsi e poco gliene frega di cosa significhi la dignità di un Popolo, le sue difficoltà, la sua fame.
Per fortuna, la storia -tra qualche decennio- racconterà ai nostri nipoti che un comico, nel 2013, ha salvato l’Italia da una corruzione dilagante che aveva portato il Paese a superare i due miliardi di euro di debito pubblico e, nonostante ciò, continuava a comprare F-35 e sommergibili per “accontentare” la Cancelliera tedesca, gli Stati Uniti e il falso mercato che gente corrotta e priva di qualsiasi giudizio aveva creato dimenticando che si può vendere o comprare solo qualcosa che viene prodotta con l’impegno -manuale o mentale- di gente che suda e lavora.