Elezioni a Montalto Uffugo: “oratorio” alla riscossa.

 Io 2_bassaDopo qualche giorno di opportuno silenzio, eccomi qui a ringraziare, innanzitutto, coloro che in questa competizione Elettorale hanno sostenuto e votato Pietro Caracciolo, oggi Sindaco della nostra Montalto.
Per quello che riguarda la mia persona, il ringraziamento è rivolto a tutti coloro che mi hanno sostenuto, aiutato e supportato, oltre che sopportato: senza alcuni di voi non c’è l’avrei fatta nemmeno fisicamente a “sopravvivere“. Lo dico con il cuore e con piena coscienza poichè non mi vergogno di ammettere che anche chi può apparire forte e sempre con il sorriso sulle labbra in alcune fasi della sua vita cede allo stress, agli eventi, alle situazioni avverse, anche se poi può essere sgradevolmente considerarato da qualcuno come vittima di “momento Leopardiano“. Sono sempre stato fiero ed orgoglioso di quello che ho fatto nella mia vita, nonostante abbia commesso molti errori per i quali ho dovuto pagare -e pago- prezzi altissimi.
Il mio impegno per la Città di Montalto Uffugo, da Cittadino, ha avuto inizio nel lontano 1977, quando da quattordicenne ho cominciato a suonare la chitarra e a frequentare quello che in alcune frasi non proprio nobili è stato citato in questa campagna elettorale: l’oratorio. In quell’ambiente sono cresciuto e mi sono formato, e da quell’ambiente è partito il mio rispetto e il mio impegno verso i ragazzi, per evitare che imboccassero strade senza ritorno in un’età difficile e fondamentale per il proprio futuro. Molti di quei ragazzi oggi sono affermati professionisti, ottimi padri di famiglia, qualcuno anche artista di fama. È vero, c’è stato anche chi per strada l’ho visto allontanarsi e non sono stato capace di riportarlo indietro, ma resto comunque orgoglioso di ciò che sono riuscito a fare.
Anche la mia affezione verso le persone non più giovani, soprattutto verso quelle più sofferenti, è una parte della mia vita di cui sono fiero e orgoglioso: le definisco affettuosamente “le mie mamme“, perchè è sempre con lo stesso cuore con cui amo mia madre che mi rivolgo a loro.
Io non so quanti di quei ragazzi oggi cresciuti, o di quelle “mie mamme” mi abbiano poi votato, ma mi importa veramente poco: tutto ciò che ho sempre fatto e che farò in futuro per loro fa parte di me e non sarà questa esperienza da Candidato al Consiglio Comunale a farmi cambiare.
Ciò che ricorderò con gioia immensa sono: il volto sorridente ed emozionato di Pietro Caracciolo quando un oceano di gente lo ha accolto in piazza la sera del 26 maggio, e l’entusiasmo dei tantissimi giovani che saltavano, gridavano, battevano le mani… e qualcuno che asciugava le lacrime per la commozione. Tutto questo mi mancherà, anche perché mi ha dato modo di incontrare molta gente che avevo perso di vista, e di conoscerne tanta di nuova, compresi molti ragazzi che conoscevo solo attraverso Facebook.
La campagna elettorale è finita, adesso è il momento di rimboccarsi le maniche e di lavorare per non vanificare un successo che non è esagerato definire di portata storica, soprattutto se si considera che è avvenuta ad opera di un’armata di “ragazzi dell’oratorio” guidati da un “signorotto” -così ci si definiva in campagna elettorale-.
Ed io? “Io speriamo che me la cavo“: ancora bisogna aspettare il pronunciamento definitivo della Commissione Elettorale per avere conferma dell’ingresso in Consiglio Comunale, ma sono comunque soddisfatto del risultato ottenuto.
Grazie ancora a tutti.

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