Sanità malata e malati in cerca di sanità.

Sanità malata e malati in cerca di sanità

Il degrado e la decadenza di un Paese e della sua classe politica e dirigente passa e diventa tangibile attraverso due grandi temi che non hanno più l’attenzione e la salvaguardia che dovrebbero avere: la Scuola e la Sanità. Della Scuola ho ampiamente e più volte espresso le mie perplessità e le mie preoccupazioni, e sebbene anche di Sanità -e di questo argomento in particolare- io abbia già parlato, vorrei fare ancora una volta una amara riflessione sul disfacimento di questo comparto  tanto importante ad opera di una politica sempre più lontana dalla gente e dai problemi reali.
Considerati i tempi da “calende greche” cui un paziente dovrebbe sottostare per una visita o un esame in una struttura pubblica, e per non rischiare di arrivare già defunto all’appuntamento, sempre più spesso ci si rivolge a Centri privati convenzionati. Fin qui tutto potrebbe essere sopportabile. L’amarezza sovviene quando ci si presenta alla reception di tali Centri e ci si scontra con due realtà diverse tra loro, ma che entrambe lasciano sbigottiti. Se vai con la Mutua i tempi variano da una settimana a qualche mese, se vai a pagamento basta quasi sempre aspettare un tempo che varia nell’arco di minuti o al massimo di qualche ora.

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Ma non finisce qui -ma qui viene la parte che mi indispettisce e mi amareggia oltremodo-. Se un esame lo fai con la ricetta a parziale copertura del S.S.N.  paghi 100 euro (il cosiddetto Ticket), se invece la fai a pagamento il costo è di 80 euro. Si, proprio così: a pagamento l’esame al Cittadino costa di meno. Ora mi chiedo: dove sta l’inghippo? O dove l’imbroglio? Sono i privati che speculano sui bisogni della gente approfittando dell’incapacità politica di risolvere il problema (ma quindi truffando la Sanità), o è proprio la politica ad aver tacitamente acconsentito a questa grave situazione per indurre i Cittadini a pagare di tasca propria in modo che lo Stato e le Regioni non debbano ulteriormente appesantire i propri bilanci? Nell’uno o nell’altro caso, a mio avviso, si sta giocando sulla salute e sulla vita dei Cittadini senza che vi sia intervento alcuno, ne dà parte della politica, ne dà parte della Magistratura.
Sanità non deve significare “contenitore di voti” e “luogo di assunzioni a gogò” spesso nemmeno utili poiché immessi in settori già con esuberi mentre ansima il settore medico e infermieristico; Sanità deve essere ben altro, e deve innanzitutto tutelare la salute dei Cittadini, nei modi e nei tempi giusti, non costringendo i pazienti a portarsi le medicine da casa in ospedale (vergognosamente scandaloso!) per poter fare le terapie, o inserendoli in liste d’attesa di mesi e mesi anche se affetti da patologie molto gravi.
Per una volta, signori politici, esponenti delle forze dell’ordine e della Magistratura che vi trovate a leggere queste denunce, dateci il conforto di un vostro parere e di un vostro sollecito impegno a che le cose possano cambiare!
E visto che ci siamo: nel vecchio plesso dell’Ospedale di Cosenza, il Pronto Soccorso dava una parvenza di funzionamento; oggi che è stato spostato nei nuovi locali non c’è giorno che non si racconti della sua inefficienza e inadeguatezza. E non credo che sia colpa dei pochi medici e del poco personale paramedico in servizio, tanti di loro, e non solo nel Pronto Soccorso, fanno quel che possono per alleviare le sofferenze dei pazienti.
Mi permetto di osservare che lo sfascio in cui ci troviamo non può e non deve essere pagato da chi già soffre per le sue patologie: fatevi un onesto esame di coscienza e quando sarete riusciti ad ammettere almeno a voi stessi le vostre colpe… costituitevi!

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