Ponte sullo Stretto: ancora???

Prorogati i termini per l’approvazione del Ponte sullo Stretto di Messina al fine di verificarne la sua fattibilità e le sue condizioni di “bancabilità”: altri due anni concessi dal Governo Monti alla Società Stretto di Messina Spa. Totale della spesa per questi due anni di ulteriore “agonia” di un opera ormai dichiarata non più “strategica” dall’Europa, 886 mila Euro lordi per pagare gli amministratori (quasi tutti con incarichi in altre aziende), 6 milioni di stipendi per i dipendenti, 4 milioni per manutenzione ed affitti. Vi chiederete il perché? E’ presto detto: è dal 1981 che lo Stato “sborsa” soldi in continuazione per tenere in piedi un altro dei tanti “carrozzoni” costruiti ad arte per “piazzare” gli amici e per creare clientela. Alla “fine del gioco”, se risulterà essere fra due anni, questa Azienda ci sarà costata in totale 600 milioni di Euro, salvo ulteriori aggravi di spesa.
La cosa che mi incuriosisce è la spiegazione che diedero anni fa alcuni dipendenti alla trasmissione Report -mi pare- quando gli chiesero in cosa consistesse il loro lavoro, visto che il Ponte non c’era. Dissero che loro “promuovevano il Ponte sullo Stretto”… E che vuol dire? Cosa significa questa affermazione? Io capisco che ognuno difende “il piatto in cui mangia”, però questa cosa a me fa venire i brividi… Sono trentuno anni che si difende un “piatto” servito senza poter dire di avere lavorato… Ma non si poteva salvaguardare il posto di lavoro inserendo queste 53 persone in altra Azienda che producesse qualcosa e mandare a casa gli undici amministratori? Ecco che la sensazione di essere “fregati” oggi -ancora una volta- dallo Stato diventa praticamente una certezza: non sono i posti di lavoro, quelli da salvaguardare, ma è il “carrozzone” del solito “magna magna” che necessita di “mantenersi buoni” chi riesce a far confluire voti ai partiti, senza distinzione di bandiera. Per l’ennesima volta il Popolo paga e “loro”, quelli che si definiscono la classe dirigente a cui affidarsi si “abbuffano” in tutti i modi.
Nel Consiglio di Amministrazione, tra i tanti “pluri incaricati”, c’è persino Antonio Pappalardo, quel generale dei Carabinieri del quale abbiamo assistito ad una performance elettorale (insieme al fratello) a Striscia la Notizia.
Si può dire ciò che si vuole, si possono fare tutti i Governi Tecnici del mondo con l’intento di fargli “salvare la Patria”, ma la verità è una sola: chiunque c’è stato fino ad ora, tutto ha fatto tranne che eliminare “il cancro” dell’Italia che è costituito in massima parte dalle degenerazioni di una politica corrotta e venduta al migliore offerente. Una politica che inveisce senza alcuna pietà sul Popolo che è continuamente vessato con tasse dirette ed indirette per mantenere i loro privilegi e i loro vizi mascherando tutto con il “debito pubblico”.
Ma il Popolo è veramente stanco? E se lo è, lo avrà capito che “astenersi” dal voto favorisce questo andazzo? E che se si continuano a votare sempre gli stessi partiti, sempre le stesse persone, non si fa altro che alimentare una “macchina” palesemente “truccata”? Io mi auguro di si, che finalmente si possa cominciare a fare piazza pulita del marcio, del corrotto, del cattivo governare.

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