Muore un ristoratore di 37 anni…

Muore un ristoratore di 37 anni...Un altro imprenditore in difficoltà, un ristoratore di 37 anni, ha ceduto alla disperazione e ha posto fine alla sua vita.
Mentre il Governo muove i suoi passi più lentamente di una lumaca per provare (???) a risolvere la crisi e lancia proclami di un inasprimento contro l’evasione fiscale, piuttosto che tagliare drasticamente sprechi e privilegi che da soli basterebbero a dimezzare il debito pubblico in brevissimo tempo, la gente muore.
Oggi siamo tutti sotto attenta osservazione per le nostre spese, certi che dovremo spiegare anche come abbiamo fatto a pagare l’IMU se non abbiamo guadagnato a sufficienza (invece che evitare di farci pagare oltre i limiti delle nostre possibilità) e a rischio di essere dichiarati evasori fiscali solo per esserci fatti prestare i soldi per pagare il loro soggiorno da nababbi nelle alte sfere romane. Vorrei sapere quando si renderanno conto che, seppur non hanno materialmente premuto un grilletto o stretto un nodo scorsoio, tutta la classe politica e dirigente dell’azienda Italia ha la responsabilità morale di quanto sta accedendo sotto i loro occhi. Non serve che si fingano dispiaciuti perché non hanno idea di cosa voglia dire veramente sentire la disperazione addosso, non avere la possibilità di tenere alta la dignità di persona e sentirsi falliti.
Ciascuno di loro percepisce mensilmente cifre che, piccoli artigiani come me, non incassano neppure al lordo in un anno… e ce ne sono alcuni, che quelle cifre le percepiscono in un solo giorno… cifre lecite, voglio dire, perché probabilmente, se contassimo tutto ciò che passa nelle loro tasche attraverso stipendio, privilegi, regalìe, mazzette (o tangenti come si vogliano chiamare), allora, l’equivalente del mio incasso lordo annuo, loro lo percepiscono in mezza giornata. Ancora una volta non so se sto commettendo un reato di opinione, ma -sinceramente- non me ne frega proprio nulla, però non posso fare a meno di ricordare a ciascuno di loro che anche oggi si sono resi responsabili di un’altra perdita umana.
“Mi vergogno di voi!”… non ho altre parole che possano esprimere il mio disprezzo per questa classe dirigente che ha scordato -o non ha mai capito- il perché sono stati eletti e/o chiamati a guidare il Paese

(venerdì 22 giugno 2012 alle ore 20.49)

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