Ma chi progetta le strade? Le regole, la logica ed il buon senso.

Ma chi progetta le strade

Mi sono sempre chiesto chi sia stato l’ingegnere che ha progettato la “pista” delle automobiline, quella che da bambini chiedevamo alla Befana (ai miei tempi non c’era Babbo Natale). Ma non quella semplice, no: quella che avrei voluto io era quella che disegnava un “otto” più volte, che aveva anche la stazione di servizio, il parcheggio…

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Oggi sono cresciuto, ovviamente non mi interessa più avere quel giocattolo, ci mancherebbe altro… ma sapere chi è stato l’ingegnere che lo ha progettato, quello si, mi piacerebbe saperlo e forse anche più di prima! Vi spiego il perché.
Provate a prestare attenzione alle strade che percorrete quotidianamente, agli ingressi e uscite autostradali, alle “rotonde”, ai curvoni di strade “recenti”, in modo particolare: avete notato che quelle che curvano verso sinistra sono sempre inclinate verso destra e viceversa? Bene. Se quel “famoso” ingegnere di cui non conosco il nome avesse usato questo tipo di inclinazione nelle curve delle sue “piste” giocattolo, le automobiline sarebbero “volate” fuori strada ad ogni curva, poiché la velocità (e non per forza una velocità eccessiva) avrebbe spinto l’automobilina verso l’esterno della pista. Invece lui cosa ha fatto: le ha inclinate nel modo giusto in modo che la spinta che derivava dalla velocità, portava l’automobilina a “schiacciarsi” sulla “carreggiata” che gli opponeva resistenza evitando di farla finire sul pavimento.
Ora mi chiedo: se un ingegnere (e magari era un semplice artigiano giocattolaio senza alcuna laurea) che costruisce un giocattolo è così attento a non fare “sbandare” le sue automobiline facendogli una strada capace di offrire una certa “sicurezza”, come mai chi progetta (e chi costruisce) le strade sulle quali si rischia la vita non le prevede con la loro giusta inclinazione? Non oso pensare che lo facciano appositamente per costringere gli automobilisti a rallentare perché molto spesso non si fa in tempo a capire la pericolosità che deriva da questo fattore e si è già fuori strada!
Ma la cosa che mi “suona” più strana è che nessuna autorità competente, fino ad ora, si è posta questo problema! E’ una cosa senza senso alla quale mi è venuto di pensare -e senza alcun motivo valido-, oppure è una cosa seria della quale non è mai importato niente a nessuno?
E’ un po’ come il diametro delle “coppe rotatorie delle rotonde” che sembra essere l’unico parametro di cui tener conto, mentre non si bada che la sede stradale viene ridotta ai minimi termini con notevoli disagi per gli automezzi pesanti come gli autotreni e gli autoarticolati che poi, inevitabilmente, provocano un forte rallentamento del traffico leggero.
L’ingegneria stradale andrebbe decisamente “rivista” se queste sono le regole, oppure andrebbero “rivisti” alcuni ingegneri che non tengono conto della logica delle cose e del buon senso.
Mah, decisamente è stato più bravo l’ingegnere delle “piste” giocattolo!

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