“Lei” non immaginava, ma noi siamo con l’osso sacro per terra!

Lei non immaginava ma noi siamo con l'osso sacro per terra

Boldrini_CivitanovaLa Boldrini non immaginava “che ci fosse tanta miseria in Italia”. La Boldrini -ma con lei “tutta” la politica italiana, dal primo all’ultimo- non può nemmeno lontanamente immaginare cosa possa esserci “fuori” dai palazzi del potere, dove non esiste che “qualcuno” ti chiami per fare il suo segretario o il suo portavoce perché tu, italiano comune, non sei nessuno, non hai nessun cognome degno e meritevole di essere “elevato” a certi compiti ben remunerati.
Fuori dai palazzi del potere c’è una povertà che spaventa chi la vive, che spesso lascia il passo alla disperazione, ai gesti estremi che appaiono come il male minore, come il modo più dignitoso per dire “io non ce la faccio più”. Loro, “i politici”, sono abituati ad essere serviti e riveriti alla tavola che trovano pronta e apparecchiata per i pranzi e le cene di lavoro (che poi di “lavoro” c’è ben poco, sono pranzi e cene per continuare ad avere gente intorno e consolidare il potere), non certamente pagata da loro, ma da chi organizza le cene e i pranzi e, semmai, da noi contribuenti che siamo obbligati a finanziare i partiti, mentre la nostra tavola molto spesso non si può nemmeno apparecchiare.
Certo, la Boldrini e tutti quelli che sono parte dell’apparato di partiti e che sono in attività da decenni -in un modo o in un altro-, come potrebbero mai sapere della povertà che c’è nelle famiglie normali, dove molto spesso si sceglie tra il piatto di pasta o le medicine, dove si sceglie se non pagare la bolletta della luce o quella dell’acqua, dove si finge un’influenza per non andare ad un matrimonio di un parente stretto per impossibilità economica? O come potrebbero sapere e capire che un operaio che non riceve lo stipendio anche per un solo mese è in fortissima difficoltà, o che un artigiano, un piccolo imprenditore, che non riesce ad avere commesse di lavoro o che non riesce a farsi pagare, diventa immediatamente bersaglio di banche, di finanziarie, di usurai e dello stesso Stato?
Hanno mai provato cosa voglia dire ricevere una raccomandata con la quale viene comunicato il pignoramento della casa? Sanno cosa voglia dire il terrore del postino o del telefono che squilla, del campanello di casa che suona? No, non sono paure che gli appartengono, ecco perché non potranno mai capire il perché la gente muore, uccisa dallo Stato e dalle banche.
Viviamo in mondi diversi, noi comuni mortali e la nostra classe politica e dirigente. Loro sono su un pianeta dove non esiste che lo stipendio non arrivi puntuale o che sia inferiore almeno al quintuplo di un normale operaio (e dico quintuplo per essere buono, perché spesso è più che decuplicato), mentre noi siamo poggiati con l’osso sacro sulla nuda terra e non abbiamo possibilità di sollevarci.
Ogni piccolo provvedimento che viene preso a favore delle imprese o delle famiglie, è immediatamente seguito da aumenti delle tasse, ma mai dalla riduzione dei costi per il loro mantenimento. Però non si può spremere il limone oltre il limite, perché il succo, prima o poi, finisce. E quel succo è finito da tempo, ormai.
Cara Onorevole Boldrini, se proprio vuoi capire qualcosa in più, scendi in mezzo alla gente insieme ai tuoi colleghi, e se siete così sicuri di non avere alcuna colpa di come vive il Popolo italiano, fatelo senza scorte, senza Forze di Polizia al seguito: vi accorgerete di quale sia il pensiero della gente e di come vive. Ma in effetti fate bene ad evitare di farlo perché probabilmente, anche se non sapete (o fingete di non sapere) quale sia il dramma della gente, siete certamente coscienti di chi sia la colpa per tutti i disagi che vive…