Dalla Politica solo promesse “da marinaio”.

Ridurremo l’Irap dal 2014”… “Abbasseremo le tasse dal 2015”… “La crescita ricomincerà dal 2014”… “Questo partirà dal 2016 e quell’altro dal 2018”…

Mi sembra di assistere a quelle trovate pubblicitarie che consigliano l’acquisto di una lampadina che promette di durare cento anni: “soddisfatti o rimborsati”… E chi ci campa cento anni per sapere se rimanere soddisfatti o rimborsati? Le promesse sono facili a farsi, quello che è difficile è mantenerle.
E così fanno i politici: promettono continuamente riduzioni delle tasse, crescita, occupazione, welfare, eventuali ammortizzatori sociali… ma sempre a distanza di qualche anno, e nel frattempo, giù con nuove tasse, aumenti dell’età pensionabile, tagli drastici nella Sanità e nella Scuola (mai, però, ai privilegi della “casta”). Tanto, cosa importa? Se la vedranno i prossimi Governi con le attuali promesse e se restano ancora loro, confidano nella memoria corta del Popolo italiano. Eh, si, perché se il Popolo avesse avuto memoria ritornando nelle urne, non tanto facilmente si sarebbe fatto abbindolare per tutti questi anni! L’asino ci casca una volta nella buca, non due… ma il problema è che noi non siamo asini, ma veri e propri “muli”, testardi fino all’inverosimile e incapaci di ragionare con la nostra testa, altrimenti non capisco come sia stato possibile che dopo tante occasioni avute per liberarci da questi ingordi -che percepiscono cifre che farebbero arrossire di vergogna chiunque-, ce li ritroviamo ancora “tra i piedi” e sempre più “affamati”.
Io non lo so come fanno la mattina a guardarsi nello specchio con la consapevolezza che i soldi che già hanno “incassato” per il solo fatto di essersi alzati da letto sono un furto perpetrato ai danni di uno stuolo di pensionati che campano con il minimo, di disoccupati che non sanno dove sbattere la testa, di persone che stanno meditando di farla finita perché non riescono più ad andare avanti…
Ma nonostante accada di tutto ogni giorno, loro sono sempre li, pronti a “promettere”  grandi cose per il futuro e nel frattempo “divorano” quello che c’è nel presente e in totale assenza di rimorsi, quasi fossero privi di coscienza. Ma forse quel “quasi” si può anche eliminare, perché se l’avessero un po’ di coscienza, almeno una volta avrebbe gridato e schiaffeggiato questo scandaloso divario che hanno creato tra loro e la gente che gli ha creduto e li ha mandati a governare.
E’ per questo che non credo più alle loro “promesse da marinaio”, soprattutto quando non dicono “da domani…”, ma “a partire dal 2014 o altri anni a venire”, e voglio sperare che non ci creda più nessuno e che finalmente riusciamo a mandarli tutti a casa, seppure -ahimè- con una lauta pensione…

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One comment

  • Hello, guest
  • Giancarlo , penso che alla tua riflessione non si possa aggiungere niente di più , hai fatto una fotografia perfetta della nostra situazione , non ci resta che condividere , sperando che al momento di andare a votare nessuno di noi alzi la testa al cielo se qualcuno dice “ca c’è nu ciucciu chi vula .