Umiltà, talento e genialità.

Apparentemente calmissimo, notoriamente silenzioso, ma evidentemente un vulcano nel suo sviscerare arte tra un silenzio e l’altro con un talento che appartiene  a pochi, veramente a pochi. E ne ho conosciuto di personaggi talentuosi,! Ah, se ne ho conosciuti!
Nei primi anni novanta, quando giravo l’Italia in lungo e in largo rendendo vivo uno dei più grandi sogni che hanno caratterizzato la mia giovinezza (la mia Casa Discografica), dal profondo Sud, all’estremo Nord ne ho conosciuti e apprezzati tanti, in tutti i campi, perché l’Arte e lo Spettacolo spaziano sempre a 360 gradi camminando spesso a braccetto. Ho conosciuto e fatto amicizia con organizzatori in gamba, giornalisti di caratura nazionale, critici musicali temutissimi, con il più importante Ufficio Stampa d’Italia e poi con Artisti di qualità impressionante, da musicisti extra talentuosi a voci incredibili.
Poi ho incontrato compositori ed arrangiatori di talento con i quali ho avuto modo di collaborare in diverse occasioni; arrangiatori come il bravissimo, nonché carissimo amico, Giancarlo Scardìa di Lecce che in tante occasioni ha dimostrato come i suoi brani avessero sempre quel tanto di più rispetto agli altri. Si posizionava costantemente e meritatamente ai primi posti nei vari concorsi ove partecipava con le sue canzoni, quasi sempre interpretate dalla splendida e bravissima Agostina Ciccarone, di Ostuni.

E poi lui, questo Artista silenzioso del quale non si è mai parlato abbastanza proprio per sua scelta, proprio perché schivo e restìo al mettersi in mostra: Enrico Lucchetta. Si, proprio lui, Enrico, l’arrangiatore di tutte le produzioni della Lucas Records, il tastierista del nostro Gruppo (Chini c’è… c’è) che ha trasformato un piacevole ritrovarsi tra amici per bere un buon bicchiere di vino in compagnia in un Gruppo musicale capace di mettersi in gioco e di proporsi al pubblico con notevole “appeal”, nonostante nessuno di noi -escluso lui- sia realmente un musicista.
E ieri, sempre per la sua genialità nel vedere ciò che a noi non appare, abbiamo iniziato la registrazione di un nuovo CD (sempre di brani del passato) e questa volta ha voluto (e io direi “preteso”) che suonassimo proprio noi e non di fare tutto con un sintetizzatore. Inutile dire che -emozione a parte- dai primi approcci si prospetta già un gran bel lavoro, ma è opportuno sottolineare come il grande merito, ancora una volta sia proprio suo, di Enrico, che ne sta curando gli strepitosi arrangiamenti, oltre che la registrazione.
Alla fine ci ha concesso di ascoltare un brano musicale tutto suo, ancora nemmeno finito… Bèh, se ci penso anche adesso mi viene la pelle d’oca per la bellezza e la profondità di emozioni che mi ha suscitato! E insieme a queste piacevoli sensazioni e all’ammirazione per la sua genialità, è forte dentro di me la rabbia per questo nostro vivere in una terra che taglia fuori da qualsiasi possibilità di emergere e farsi strada, sebbene lui non abbia mai avuto mire particolari o professato interesse per la notorietà. Ma che peccato vedere un così alto talento andare perduto, mentre potrebbe sedere accanto ai vari Vangelis, Morricone, Piovani…! E pensare che una sua colonna sonora ha anche vinto (stra-meritatamente) un prestigioso concorso qualche anno fa!
Grande, Enrico! So che non ti farà piacere leggere queste parole, ma consentimelo, almeno una volta, di dirlo ad alta voce quello che penso di te e del tuo talento…!