Napoletani e Cinesi offesi in Tv.

Solidarietà per il Popolo Napoletano -del quale ho grande rispetto e ammirazione per tantissime ragioni- per l’increscioso episodio avvenuto a Torino. Quando si sta svolgendo un’attività pubblica, e a maggior ragione se si è in televisione, anche un’espressione pronunciata con l’intento di “giocherellare” con le parole può diventare pesante e offensiva.
Non voglio pensare che quel giornalista sia un razzista, ma la battutaccia, purtroppo, gli è tornata indietro come un boomerang provocando la sospensione dal servizio, misura pesante, ma doverosa.
Una cosa, però, mi ha lasciato ancor più stupito e amareggiato di questa vicenda: nessuna -dico “nessuna”- parola è stata spesa nei commenti su Internet o in televisione circa il restante Popolo offeso: i Cinesi.
Questa “dimenticanza” è decisamente grave e preoccupante perché lascia passare un bruttissimo messaggio: che il Popolo Cinese, usato come “termine di paragone negativo”, sia effettivamente “colpevole” di quanto affermato. Ora: se quella parte è passata inosservata perché considerata veritiera, l’intero Popolo Italiano può essere considerato razzista, e se è stata volutamente ignorata dai Media e da quanti hanno twittato, pubblicato su Facebook o anche dichiarato in televisione a qualche trasmissione pomeridiana, non so proprio come poterla definire perché è ancora più grave.
Non credo appartenga alla nostra cultura questo tipo di atteggiamento e vorrei che qualcuno, in televisione o sui giornali, spendesse un titolo in prima pagina per chiedere scusa a nome del Popolo Italiano anche al Popolo Cinese, non solo a quello Napoletano. E chiediamo anche scusa per non averli difesi nell’immediato, perché non abbiamo fatto una bella figura…
Personalmente, a nome di tutti coloro che la pensano come me, e che spero caldamente sia tutto il Popolo Italiano, chiedo sinceramente scusa a tutti i Cinesi che vivono in Italia in primis e poi a tutta la Cina.

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