Mi sono sempre chiesto come sia stato possibile, in tutti questi anni, far restare in politica sempre le stesse persone, sempre gli stessi volti, sempre con le stesse false promesse: “daremo lavoro”, “abbasseremo le tasse”, “non ci sarà più povertà, elimineremo la delinquenza”. Hanno sempre promesso queste cose e sempre hanno ottenuto i voto per essere rieletti, come se di colpo la memoria degli elettori fosse stata cancellata, e ogni promessa mancata e ogni “malefatta” fossero state dimenticate.
Devo dire che oggi, a distanza di qualche anno che frequento i Social Network, non penso più che la colpa sia solo della memoria o degli interessi personali che tanti possono avere con e attraverso la politica. No, più passa il tempo e più mi rendo conto che c’è, più semplicemente, una grande propensione a credere a qualsiasi sciocchezza venga annunciata, soprattutto se annunciata con modi eclatanti.
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Cosa c’è di diverso, infatti, tra i proclami fatti dai politici e le tante baggianate che ci consegna la rete, mascherate da “notizie” e con titoli che inneggiano alla sensazionalità delle notizie stesse? Molto spesso, anzi, ci si sofferma solo sul titolo e si da per buono e veritiero l’intero articolo, condividendolo e addirittura coronandolo con un proprio pensiero per rafforzarne la propria ingenua credulità. E non c’è argomento che non sia stato preso per costruirci sopra una falsa notizia, e che non abbia avuto molta più diffusione di tante notizie vere.
Quando si legge qualcosa, oltre che dare un’occhiata rapida alla fonte di provenienza, sarebbe opportuno riflettere e domandarsi se possa essere una notizia fondata, fare qualche ricerca, anche sul web stesso, per verificare se ci sono altre fonti che la riportano. Non che questo dia la garanzia assoluta, ma almeno si potrà confrontare più fonti e capire quanto possa essere attendibile una notizia. E soprattutto, se ci mostrano le foto di un serpente dalle dimensioni superiori ad un autotreno catturato nelle foreste amazzoniche, facciamocelo venire qualche dubbio che possa trattarsi di un fotomontaggio. Così come, se ci promettono che votando un partito piuttosto che un altro tutti avremo a breve un posto di lavoro, non facciamoci illusioni e non diamogli credito: chiediamogli, piuttosto, di essere sinceri e di essere onesti, che è di questo che abbiamo bisogno per poter credere che un mondo migliore sia possibile.
