Montalto Uffugo: ovunque è fermento elettorale.

Montalto Uffugo ovunque fermento elettorale

I fermenti elettorali continuano a 360 gradi senza tralasciare niente e nessuno: le piazze sono sempre più affollate, i bar (almeno questo!) sono quasi sempre affollati da candidati e attivisti che pur avendoti ignorato per anni, ti offrono il caffè e se lo desideri anche il cornetto, dalle auto di una certa cilindrata in su è un continuo salire e scendere di personaggi noti e meno noti.

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La sera le pizzerie ospitano tavolate di amici, mentre le cene più “succulente” si fanno nelle case dove si va più per decidere le strategie, gli accordi (o gli “inciuci”), che non propriamente per mangiare, ma poi anche quello non guasta. Insomma, è tutto un gran viavai di gente che a vario titolo ha a che fare con queste prossime elezioni. Sempre in attesa che vengano formalizzati e ufficializzati gli accordi tra le varie liste di partiti o di forze civiche, si comincia a toccare con mano anche l’azione inevitabile di chi deve cedere il passo (l’Amministrazione uscente), ma che vorrebbe in qualche modo continuare con la sua linea amministrativa, e perciò deve inevitabilmente cercare consensi: ecco che ricompaiono le ditte con vari mezzi e uomini per ultimare -o quantomeno portare decisamente avanti- i lavori di opere pubbliche in corso da tempo, si tappa qualche buca, si asfalta qualche pezzo di strada, si prova a ripristinare la viabilità dove le frane hanno quasi interrotto i collegamenti, si procede con l’assegnazione di appalti anche a lungo termine, si formalizzano intese con imprenditori per realizzare Opere ritenute necessarie, si assume personale. Tutto questo a meno di qualche mese dalle elezioni. Mi sembra più che naturale il fatto che qualche Cittadino si domandi come mai adesso e non prima, o -ancora più giustamente, forse- come mai, arrivati a questo punto, non si sia aspettato qualche mese lasciando la palla a chi verrà dopo (e non solo per non dare adito a sospetti di mosse elettorali, ma per correttezza sull’assunzione di impegni che saranno vincolanti e non poco per chi dovrà amministrare). Ma la politica probabilmente non ha mai tenuto conto di questi aspetti più “nobili“, del “fair play“, se non altro, nei confronti di chi “verrà dopo“; ciascuno ha solo pensato a tirare l’acqua al proprio mulino e/o a quello del proprio partito.
Probabilmente a portarmi a queste riflessioni è sempre la mia eccessiva pretesa da parte di chiunque, Istituzioni comprese, ad essere impeccabili e rigorosamente corretti, sempre rispettosi anche di regole non scritte, ma che il buon senso suggerisce. Le urne ci diranno se il mio modo di vedere le cose è corretto o è sbagliato, per quel limite di “verità” che saranno in grado di esprimere in piena libertà e autonomia.
Intanto che il giorno del voto arrivi, e visto che questo è il modus operandi consolidato, speriamo che vengano rimesse a posto tanti tratti di strada fatiscenti con il ripristino della segnaletica orizzontale necessaria e dimenticata.

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