La pagliuzza e la trave.

Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non t’accorgi della trave che è nel tuo?” Lc 6,41
trave e pagliuzzaTroppe volte si punta il dito verso qualcuno con accuse più o meno vere sulla sua integrità morale, ma raramente ci si ferma per fare un esame di coscienza.
Sei considerato “indegno” da taluni se non puoi permetterti di andare in pizzeria, ma non importa se essi fanno crescere la loro fortuna magari sfruttando i propri dipendenti. E’ una questione di formazione individuale e familiare che non si cambia solo perchè la società o qualche suo rappresentante ti giudica in base al tuo comportamento talvolta obbligato dalle circostanze.
Quando non si hanno altri argomenti, si continua a giudicare e a puntare il dito pensando di essere detentori di verità assolute, ma non è così: le “sentenze” emesse da codesti giudici, non macchiano; i “colpi” inflitti da codeste mani armate di coltelli, non feriscono neppure quando affondano nella carne. E chi è cosciente delle proprie azioni, continui a testa alta il proprio cammino, sicuro di non dovere arrossire del non possedere ricchezze o del sopravvivere appena.

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