Il Sindaco, avvocato, e l’incarico all’ASP.

Il sindaco avvocato e incarico Asp

MunicipioLa notizia che ieri era apparsa sulla locandina di un quotidiano locale, ma non nell’articolo, oggi trova riscontro in un paio di righe nel pezzo che l’articolista propone ai lettori con nomi e cifre circa gli incarichi professionali dati ad avvocati del cosentino e non solo. Sto parlando, ovviamente, del riferimento ad Ugo Gravina, attuale Sindaco di Montalto Uffugo e di professione avvocato. Premesso, ove fosse necessario specificarlo, che il Sindaco non gode della mia simpatia e che politicamente guardo in altre direzioni, mi sembra opportuno continuare ad essere in linea con i miei comportamenti, giornalistici e umani, ed esprimere come sempre la mia “non richiesta” opinione circa il contenuto di questa notizia che lo inserisce in un contesto poco edificante.

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Se proviamo a domandare lumi ad un qualsiasi avvocato (che sia suo amico, suo nemico o suo avversario politico), credo che non possa dirci altro che le consulenze legali o gli incarichi -soprattutto quando si tratta di arbitrati- possono corrispondere a parcelle che agli occhi di noi profani sembrano enormi, ma che in realtà molto spesso sono il frutto di puri e semplici calcoli matematici. Ora, se non ci sono prove incontrovertibili che si tratta di incarichi fantasmi e/o dati con procedure illecite (e per questo occorre che sia la magistratura ad accertarlo), mi sembra quantomeno tendenzioso far passare o lasciare apparire un dato -fino a prova contraria legittimo-, come se fosse un illecito ai fini di un arricchimento personale. E fino a che non dovesse intervenire la magistratura a sentenziare (tra l’altro con grado di giudizio definitivo) l’eventuale colpevolezza, la notizia in sé, il “passaparola“, le allusioni o altro, arrivano -oltre che a fare male gratuito agli interessati e alle loro famiglie- persino ad offendere l’intelligenza di chi si ritiene intellettualmente onesto.
Considerato il periodo particolare in cui ci troviamo, a chi dovesse (o volesse) sfruttare quelle due righe per trarre vantaggio elettorale, mi permetto di suggerire che non è difficile ritrovarsi a dover fronteggiare simili situazioni ed essere in completa certezza di onestà e legalità. Potrebbero esserci altri nomi conosciuti tra i destinatari di incarichi in quel periodo all’ASP, o in altri periodi, o in altri Enti, ma non per questo ci si deve sentire legittimati a “sparare” contro chi potrebbe trovarsi coinvolto in un’inchiesta senza avere colpa alcuna. In Italia -per fortuna- si è innocenti fino a che la colpevolezza viene provata e la sentenza passa in giudicato.
La campagna elettorale si basi sulla critica alle attività amministrative, argomento dove certamente si troverà materiale di supporto, su eventuali illeciti amministrativi commessi e di cui si hanno prove certe, ma mai sfruttando il fango che potrebbe essere tirato addosso da chiunque, a chiunque, in qualsiasi momento, per qualsiasi ragione, e di cui non si hanno certezze assolute. Si sia innanzitutto Uomini con la “U” maiuscola, e poi, eventualmente, competitori elettorali. Sarebbe un vero peccato se si dovesse “scadere” scendendo a queste bassezze.

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