Il passaggio a livello di Taverna davvero deve essere eliminato?

Rete Ferroviaria Italiana stila un progetto per “deviare” una strada (a Taverna di Montalto Uffugo) al fine di eliminare un passaggio a livello, e la popolazione deve subire senza poter intervenire in alcun modo, neppure dopo aver presentato un progetto alternativo per la costruzione di un sottopasso ritenuto irrealizzabile da RFI.
Mi vengono spontanee alcune considerazioni che fino ad ora non ho voluto fare perché pensavo che la ragionevolezza ed il buon senso portassero RFI da un lato, e l’Amministrazione Comunale dall’altro con un’azione vigorosa, ad un ripensamento su questa strada “variante” che dovrebbero realizzare per eliminare il passaggio a livello.
La motivazione addotta per quest’opera sembra essere il passaggio dell’alta velocità (anche perché per i pochi treni attuali l’opera sarebbe ancor più inutile). Mi perdonerete se mi scappa da ridere, poiché prima di realizzare quest’opera dovrebbero arrivarci in Calabria con l’alta velocità!
Ma se ogni giorno vengono soppressi treni “da e per” il Sud, se le linee ferroviarie sono vecchie e fatiscenti, e dove rifatte a nuovo non sono assolutamente idonee a supportare treni di alta velocità, come si può pensare già all’eliminazione del passaggio a livello? E poi: come mai proprio “quel” passaggio a livello? E a Mongrassano? E in altri punti dove ci sarebbe lo stesso problema? Si tenga presente, inoltre, che la linea proviene da Sibari, mentre non v’è alcun accenno neppure su quella di Paola per l’alta velocità.
E’ sbagliato sentire “puzza di bruciato”? E’ davvero questo il motivo? Sarà, ma questa storia non mi convince. A chi interessa questa “tratta” ferroviaria se le Ferrovie non investono più nel Sud? E poi: siamo proprio convinti che se dovesse arrivare l’alta velocità anche qui al Sud la popolazione non insorgerebbe come è successo nella Val di Susa?
Se veramente c’è la volontà politica di stare accanto a quella parte di cittadini che inevitabilmente si ritroverebbero “isolati”, credo che la cosa debba essere portata all’attenzione della politica nazionale e di Trenitalia per conoscere quali sono le intenzioni reali su questa tratta ferroviaria. E credo che occorra intervenire nell’immediato (si sarebbe già dovuto fare, invero) per evitare che il nostro territorio venga utilizzato “ad uso e consumo” di chi immagina di avere il potere su tutto e su tutti nascondendosi sempre dietro le opere di pubblica utilità molto spesso rivelatisi inutili se non dannose (come nel nostro caso).
Non voglio immaginare altri scenari ed altre motivazioni circa le scelte talvolta scellerate che vengono effettuate senza sentire il parere del “territorio” interessato, nè voglio sospettare di possibili interessi privati che potrebbero derivare da talune opere: ciò che mi piacerebbe raccontare, tra qualche giorno, è di una grande azione politica che abbia permesso di non essere calpestati da nessuno, soprattutto perché davvero -e per me sarà così finchè non saranno palesati eventuali progetti già esecutivi circa l’alta velocità in Calabria e su quella tratta in particolare- la motivazione addotta per questa variante messa come “obbligata” e pretesa senza voler sentire ragioni, sembra essere inconsistente ed inopportuna.
Trenitalia, a voi la parola! E la politica, eventualmente, obblighi RFI a tenere conto delle esigenze dei cittadini residenti!

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