Festival Nazionale della Canzone Italiana Città di Montalto Uffugo

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Festival Nazionale della Canzone Italiana Città di Montalto Uffugo
Edizione 1993

Con una lunga preparazione durata circa 18 mesi e un notevole dispendio di energie e di denaro, il 22 Maggio del 1993 ha avuto luogo -sullo splendido scenario del sagrato del Duomo della Madonna della Serra a Montalto Uffugo- l’unica edizione del Festival Nazionale della Canzone Italiana Città di Montalto Uffugo. Organizzata e realizzata con il solo ausilio delle proprie forze e senza il supporto di alcuna Istituzione comunale o sovracomunale, il Festival ha avuto una risonanza nazionale degna di nota e sottolineata da diversi giornali quali La Repubblica, sull’agenda del venerdi, il settimanale Visto, il mensile internazionale Musica & Dischi, Il Giornale di Napoli, Il Corriere del Mezzogiorno, e altri giornali minori. Solo la stampa locale non diede notizia dell’evento.
VistoA presentare la serata la bravissima e poliedrica artista cosentina Flavia Fortunato, coadiuvata da Tullio Lenti, voce conosciutissima di Radio Libera Bisignano: insieme ai venti concorrenti finalisti e agli ospiti che si sono susseguiti, un meraviglioso pubblico proveniente da diverse parti d’Italia (due autobus vennero dalla Puglia e due dalla Campania, oltre che familiari in auto al seguito degli artisti in gara) e dalla Città stessa, riempì tutto il piazzale antistante fino a tutto il corso, oltre che la piazza principale.
Uno splendido scenario naturale adornato di fiori, con la scritta “Festival Nazionale della Canzone Italiana Città di Montalto Uffugo” che campeggiava sulla parte superiore delle scale ad opera dell’infaticabile Michele Viola di Bari, ha visto esibirsi i Concorrenti -tutti già presenti, seduti nel salotto creato sul palcoscenico del Sagrato- in un clima di festa e di grande amicizia nata proprio quel giorno.Festival Nazionale Canzone Italiana
Gli Artisti e le Canzoni (in ordine alfabetico):
Michela Altomare di Taranto con il brano IL MARE E TU di Pasquale Rosselli e Pasquale Saltalamacchia;
Gino Andreoli di Malvito (Cs) con il brano TESTA O CROCE di sua composizione;
Giuseppe Bauleo di Rossano Calabro (Cs) con il brano LONTANO DAL MONDO di Giuseppe Bauleo e Luca Marino;
Marilena Capitano di Cosenza con il brano CANZONE DI IERI di Antonio Fusco e Carlo Grillo;
Luigi Caputo di Rende (Cs) con il brano PER TE di sua composizione;
Stefania Caracciolo di Taranto con il brano LA VOCE DI UN AMICO di Pietro Caracciolo (suo padre) e Paolo Marzulli;
Agostina Ciccarone di Ostuni (Br) con il brano SE POI IL SOLE SCOMPARE di Agostina Ciccarone e Giancarlo Scardìa;
The Clevers di Brindisi (Dario Di Benedetto e Antonio Semeraro) con il brano CALOR CALOR di Dario Di Benedetto;
Stefania Colangelo di Napoli con il brano PENSIERI di Angelo Fiore;

Stella Dolmo di Taranto con il brano SHOW DOWN di Pasquale Rosselli e Pasquale Saltalamacchia;
Mimmo Gaglianese di Catanzaro con il brano IO E TE di Giuseppe Ranieri e Armando Carboni;
Alessandra Gaudì di Napoli con il brano NOI DUE di Mario Conte e Antonio Capodanno;
Jean Marine di Roma con il brano BURLA D’AMORE di Giancarlo Giuseppetti;
Marco Lazzari di Genzano (Roma) con il brano I FIORI DEL MARE di  Marco Lazzari, Silvio De Santis, Paolo Ottavi;
Giovanni Marchese di Firenze con il brano MIA PATRIA LO GIURO di sua composizione;
Dino Murgolo di Novara con il brano LARA di sua composizione;
Gianluca Rosciano di Salerno con il brano COSA FAREI di Aldo Elio Potente e Dante Prandini;
Kim Roberta Selibara di Genzano (Roma) con il brano NON SEMBRA CHE SIA IL MARE di Marco Lazzari;
Ivana Silla di Macerata con il brano MAI PIU’ di Ivana Silla e Andrea Cristofori.

RegolamentoUna Giuria qualificata, e soprattutto imparziale, ha giudicato i partecipanti al Concorso sin dalle fasi iniziali; durante la giornata del Festival votò due volte, sommando poi i voti: la prima volta nel pomeriggio, chiusi in una stanza, semplicemente ascoltando i brani e senza conoscere nomi e volti dei Concorrenti, la seconda volta direttamente sul sagrato del Duomo, durante l’esibizione degli Artisti in gara. Giurati: Presidente Gigio Rancilio, giornalista critico musicale Avvenire; Rita D’Argenio, giornalista de Il Mattino di Napoli; Nino Bellinvia, giornalista de Il Corriere del Mezzogiorno; De Francesco, maestro del Conservatorio di Musica di Cosenza; Mario Lo Feudo, Assessore alla Cultura della Città.
Ufficio Stampa, il giovanissimo Riccardo Vitanza, titolare di Parole e Dintorni, ormai uno dei maggiori punti di riferimento per tutti i più grandi Artisti Italiani.
Tra i venti finalisti accuratamente selezionati a Milano e provenienti da ogni parte d’Italia, a vincere il primo posto fu Gino Andreoli di Malvito (Cs) con il brano Testa o croce; il secondo posto andò alla bella Stefania Colangelo di Napoli; il terzo posto fu conquistato dalla splendida Agostina Ciccarone di Ostuni (Br); il Premio della Critica andò a Gianluca Rosciano con il brano Cosa farei.
Si esibirono come ospiti, oltre che la stessa Flavia Fortunato, il romano Giancarlo Giuseppetti e il roglianese Franco Cerbelli.
Dei brani in gara fu poi stampato una Compilation su Cd dalla Lucas Records di Giancarlo Aspromonte (Edizioni Musicali Cinque Colli).
Il costo esorbitante ed il dispendio di energie a tempo pieno necessari per la buona riuscita di questa manifestazione hanno fatto da deterrente per non proseguire negli anni a venire: anche allora le Istituzioni erano cieche e sorde agli investimenti a lungo termine sulle iniziative che avrebbero potuto cambiare il volto della Città.

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