E il Centro Storico si spegne…

Poco più di dieci anni fa scrivevo questo articolo che ho ritrovato nei miei archivi; il tempo passa, ma…

Panorama

Montalto Uffugo – Panorama

E’ da circa un decennio che continuo a chiedermi come mai nessuno, politici, operatori commerciali, operatori culturali, si sia posto il problema del Centro Storico di Montalto Uffugo che sta progressivamente lasciandosi morire. E se qualcuno lo avesse mai posto (ancor più grave, il fatto), non ci si è mai imposti di dargli ascolto e perseguire l’obiettivo della rinascita di Montalto con ogni mezzo.
Questa premessa, seppur ormai di pubblico dominio, è necessaria per portare sul tavolo della discussione la necessaria volontà di cambiare rotta, la necessaria determinazione a dare un ulteriore contributo, progettuale e attuativo, prima che sia troppo tardi e che gli eventi finiscano per incidere la lapide in memoria del Centro Storico di questa città.
Il problema reale è la mancanza di presenze, la “fuga” continua di gente che dal Centro Storico si riversa sulle realtà limitrofe quali Rende e Cosenza anche per fare la spesa di tutti i giorni.
Se solo si riuscisse a capire che basterebbe creare il collegamento stradale con l’Università per richiamare gli studenti verso alloggi più a buon mercato ristrutturabili usufruendo anche di sgravi fiscali da parte del Comune come incentivo in cambio di bassi costi per il fitto e che solo questo già porterebbe una notevole crescita economica…

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Se solo si riuscisse a capire che andrebbero incentivate le Associazioni Culturali per produrre più appuntamenti nell’arco dell’anno che possano essere di interesse provinciale, regionale e anche nazionali…
Se solo ci si battesse un po’ di più per permettere la creazione di infrastrutture anziché affossarle (vedi il Centro Don Mauro, grande occasione persa per chissà quali ragioni)…
Se solo non ci fosse questa assurda contrapposizione tra i partiti, tra le Associazioni, tra le singole persone quando la proposta per fare qualcosa di serio viene da parte de “l’altro”, da chi ci sta accanto…
Non si può pensare di crescere (e nel nostro caso “di non morire”) camminando da soli, non chiedendo o addirittura impedendo agli altri la collaborazione nelle iniziative a favore della collettività.
Il Centro Storico di Montalto può crescere solo se si investe in modo serio sulla Cultura, sullo Sport e sullo Spettacolo favorendo in questo modo lo sviluppo del commercio e dell’artigianato locale. Pensare alle grandi strutture industriali è assurdo poiché questo va bene per la Zona Valliva, più vicina allo svincolo autostradale e alla ferrovia, ma non al Centro Storico. La problematica del Centro è assai diversa da quella della Zona Valliva e va affrontata in modo diverso.
Pensare, per esempio, ad una riconversione in albergo della Casa di Riposo in costruzione a Caldopiano ormai da decenni e abbandonata a se stessa -(n.d.r. da qualche anno, invero, riconvertita in una struttura RSA privata)-, aggiungendo la strada di collegamento con l’Università, un corretto e intenso sfruttamento del Parco Naturale -(n.d.r. anche questo, invero, ha di recente avuto una svolta con la creazione del Parco Avventura “San Francesco”)-, la costruzione del Centro Don Mauro -(n.d.r. credo che sia, ormai, solo un vago ricordo)- e una seria programmazione culturale di ampio respiro, ben finanziata, mirata a cose grandi e non a semplici manifestazioni a carattere locale che pure ci vogliono, ma non bastano… Pensare a queste poche, ma significative cose da realizzare significherebbe la svolta per Montalto.
La situazione economica, culturale e sociale attuale dimostra che fino ad ora è stata scelta la direzione sbagliata: ammetterlo e cambiare rotta non vuol dire essere sconfitti, ma aver vinto alla grande contro l’orgoglio e contro la fine certa.
Rimbocchiamoci le maniche e lavoriamo insieme per questi grandi obbiettivi, chiediamo a chi ci governa e a chi ci governerà di far diventare grande la nostra Città e con essa tutti i cittadini, senza distinzione di ceto, cultura, appartenenza politica.

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