E adesso la campagna elettorale per le Elezioni Comunali…

Archiviate -almeno per il momento- le elezioni parlamentari, si comincia già a discutere delle prossime comunali che sempre più bussano alle porte. Cominciano anche in questo caso gli incontri, i convegni, le iniziative atte a mettere in mostra idee, programmi e soprattutto i possibili candidati a Sindaco.
Non sarà lo stesso tipo di campagna elettorale, non sarà lo stesso tipo di elezione, non saranno le stesse regole… niente sarà uguale, compresi i risultati che non saranno mai simili a quelli delle politiche per una serie di “logiche” completamente diverse, a cominciare dal fatto che qui si votano i candidati poiché si può scegliere.
Movimento Cinque Stelle a parte che, a rigor di logica, si presenterà verosimilmente con una sua lista munita di candidato a Sindaco e senza fare alleanze (così come hanno fatto fin qui in tutte le competizioni elettorali), gli altri -gli uscenti e i contrapposti-, si adopereranno per formare più liste per raccogliere il maggior numero di voti possibili e andare (o ritornare) ad amministrare la nostra Città.
Ma alcune considerazioni vanno obbligatoriamente fatte e queste modificano un po’ il quadro che ne esce fuori. Gli “uscenti” hanno certamente in mente di battersi fino all’ultimo voto per ritornare a sedere negli scranni da vincenti (e non alludo fisicamente al Sindaco uscente che non potrà ricandidarsi, ma a chi ne sarà il naturale prosieguo), però dovranno fare i conti con il malcontento di gran parte della popolazione che lamenta (a torto o a ragione) tante inefficienze, tanti errori, troppi aumenti sui tributi, troppi debiti, e non ultima la troppa “distanza” tra essa e la classe dirigente che sbandiera le porte aperte, ma impedisce persino la libera consultazione dell’Albo Pretorio Online non pubblicando integralmente come per Legge le Delibere e le Determine con delle scuse inaccettabili e alquanto banali, rendendo così “non trasparenti” gran parte dei provvedimenti che vengono adottati. Sembra niente, ma a molti questo fatto non piace.
Chi si appresterà a contrapporsi a questa sinistra che non si capisce bene da chi è composta e che rapporti abbia con parte della destra, si ritroverà a dover competere contro chi potrà godere del potere acquisito in questi anni, contro chi immagina una rivoluzione che non potrà mai avvenire (e che, pertanto, cercherà strade proprie), contro chi ha la convinzione (legittima) di essere il candidato “naturale”, contro chi dirà “perché tu e non io?”… Insomma, non avrà certamente vita facile se non riuscirà a mettere d’accordo più “teste” sulla base di un programma condiviso e condivisibile, e non soltanto sull’idea di mandare a casa un vecchio modo di fare politica e fare largo ad un modo nuovo di amministrare.
Lo so, qualcuno starà pensando che l’attuale politica non è “vecchia”, che si amministra benissimo, che non c’è nulla di “non trasparente”, eccetera… ma non pretendo che gli amministratori attuali (legittimamente) debbano comprendere ed accettare che molti non la pensano così, che ci sono anche cittadini che sanno di poter pretendere e di potere avere di più da un’Amministrazione, che ci sono cittadini che non condividono il modo di gestire la Casa Comunale, il suo Bilancio economico, i Servizi, il suo territorio, eccetera, eccetera…
Per dirla alla Manzoni, “ai posteri l’ardua sentenza!”.