Ciao, mamma…

mammaGiancà, si sta spegnendo…” così,  qualche giorno fa, un caro amico mi ha detto mentre, al capezzale del letto, io reggevo la mascherina dell’ossigeno sul tuo viso. Si, mamma, ti sei spenta lentamente, proprio come una candela che ha dato luce a tutti noi fino al più piccolo pezzetto di cera. Alla fine il tuo cuore ha dato il suo ultimo battito, consapevole di averci dato tutto l’amore che possedevi e di aver ricevuto tutto l’amore che potevamo offrirti.

So di poter dire grazie a nome tuo a ciascuno dei figli, mai stanchi di accudirti e sempre pronti ad ogni tuo bisogno. So che vorresti ringraziare Maria per averti dedicato incessantemente tutti i giorni e tutte le notti di questi lunghi anni che hai trascorso tra il letto e la sedia a rotelle. A Marcella, che andava e veniva dividendosi tra la sua famiglia e l’aiuto indispensabile per molti dei tuoi bisogni quotidiani là dove una sola persona non bastava. So che vorresti fare una carezza a Tonino che silenziosamente ti stava accanto durante il pranzo, pronto a spezzettare ogni cosa per fartela ingerire meglio. E so che il tuo amorevole “grazie” vorresti dirlo anche ad Emilio e Franco che, sebbene lontani, hanno cercato di esserti egualmente accanto, soprattutto nei momenti più difficili.

Io sono sereno, mamma, perché so che anche di me, in fondo, tu sei stata contenta. Forse ti ho “soffocato” troppo con i miei baci insistenti e assidui… forse qualche volta ti ho fatto spaventare quando ti facevo ballare tenendoti in braccio o fingevo di buttarti per aria… forse qualche volta ti ho fatto ridere troppo durante il pranzo, o quando ti mettevo a letto, o in tutte le occasioni in cui -pur di strapparti un sorriso- facevo lo scemo in ogni modo… Ma io so che tu sapevi che era il mio modo per non farti sentire “un peso” per noi e per non farti pesare troppo la tua condizione di infermità,  e questo mi fa pensare che, in fondo, vorresti ringraziare anche me.

Io il mio grazie te l’ho detto ieri, poco dopo che ti sei arresa e hai smesso di respirare. Te l’ho detto prendendoti fra le mie braccia per un’ultima volta e adagiandoti in questa bara, con la stessa delicatezza che ho sempre cercato di usare ogni volta che ti ho messo a letto. Ti ho detto “grazie” per ogni volta che ti sei presa cura di me dopo avermi messo al mondo, nelle circostanze felici e nei momenti di sofferenza, da bambino e da adulto. Ti ho detto “grazie” per avermi dato finalmente il coraggio di accettare il momento dell’addio, e di farlo con serenità.

Tutti noi figli, ma anche i tuoi amati nipoti, oggi vogliamo rinnovarti il nostro grazie per essere stata una mamma e una nonna eccezionale.

Adesso puoi finalmente godere il tuo meritato riposo.

Ciao, mamma!

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